Il Comune di Pontedera è gravato da un debito enorme, pari a 72 milioni di euro, si tratta di una cifra gigantesca per un comune di queste dimensioni e pregiudica in maniera critica le possibilità di spesa presenti e future.
Questa voragine non ha una sola causa, ma è stata scavata un po’ alla volta, da sprechi, spese pazze, organizzazione di costosissime mega feste, situazioni opache e inefficienze amministrative.
Dobbiamo cominciare a lavorare per diminuire il debito, invece di proseguire nel suo costante ingrandimento, anche perché siamo prossimi al dissesto finanziario.
L’idea che dovrà guidarci è quella di un lavoro metodico e lungo, fatto di tanti accorgimenti, di sistematica eliminazione degli sprechi, di riforma della macchina amministrativa laddove ormai è incapace di procedere e di stop alle spese pazze che hanno caratterizzato gli ultimi 5 anni.
In questi ultimi anni l’amministrazione comunale ha messo in vendita moltissimi beni immobiliari di sua proprietà (tra palazzi e terreni oggi sono in vendita la quantità abnorme di oltre 6 ettari di beni pubblici). Questo maxi piano di svendita è conseguenza del maxi debito creato dalla giunta Franconi, serve a far cassa per provare ad annaspare nei debiti ancora per qualche mese.
Pagare gli interessi dismettendo il proprio patrimonio è un modo sicuro di andare incontro al disastro economico. Il grande debito che è stato accumulato dovrà essere smaltito rimuovendo alla radice le cause che lo hanno determinato: sprechi, inefficienze e spese pazze e non ipotecando il patrimonio della collettività.
Oggi il Comune di Pontedera ha moltissimi immobili e terreni di proprietà pubblica che versano in stato di abbandono o che attualmente si trovano privi di alcun piano di utilizzo, tra questi anche alcune strutture di grande pregio (Curtatone, Corridoni e Villa Crastan in primis)
Nei prossimi anni dovremo salvare dallo stato di abbandono i manufatti abbandonati e dare nuova linfa a quelli dimenticati; in ogni caso la rigenerazione urbana sarà frutto di un processo di partecipazione diretta e verrà utilizzato lo strumento del referendum per le decisioni in merito alla destinazione futura degli spazi.
Spesso nei programmi elettorali si produce una lista infinita e poco coerente di promesse
Affidare ad una società di consulenza indipendente il compito di monitorare il grado di coerenza tra promesse elettorali e azioni realizzate e di stilare a fine mandato un report di valutazione.
