Matteo Bagnoli Sindaco

programma elettorale - bagnoli sindaco

02.SVILUPPO ECONOMICO E POSIZIONAMENTO COMPETITIVO

matteo bagnoli sindaco
PROGRAMMA ELETTORALE

02.

02. SVILUPPO ECONOMICO E POSIZIONAMENTO COMPETITIVO

Pontedera può tornare a correre soltanto se prima decideremo verso quale obiettivo questa corsa deve condurci.

Il punto non è ricostruire ciò che eravamo, perché il mondo è cambiato e quello che funzionava ieri non sempre funziona oggi: il punto è decidere quale deve essere oggi la nostra vocazione e quali siano gli elementi strategici su cui possiamo fondare la nostra capacità competitiva per i prossimi 10 anni. Oggi siamo completamente fermi perché non c’è alcuna visione strategica, qualsiasi strategia è comunque meglio di nessuna strategia.

La mia visione è quella di una città che fonda la sua strategia per il futuro su tre pilastri:

  • Industria e logistica: dotandoci di quelle infrastrutture e servizi che possono davvero rendere il nostro territorio più forte nella competizione territoriale;
  • Attrattività commerciale: per rafforzare il ruolo di hub turistico che dovremo costruire e sviluppando un’animazione continuativa e che sia capace di sfruttare le migliori energie dell’associazionismo e del mondo culturale locale;
  • Innovazione verde: giocando di anticipo sulle innovazioni richieste dal mercato in termini di impatti ambientali e sociali delle attività, sviluppando per Pontedera un ruolo di pioniere sul territorio della Valdera.

2.1 INDUSTRIA E LOGISTICA

Pontedera ha un grande passato produttivo da cui deriva una vocazione industriale e logistica. Oggi operano ancora molte realtà di rilevanza regionale nella nostra zona industriale, ma da diversi anni il comune ha smesso di fare investimenti capaci di dare un futuro a questo comparto. Dobbiamo mettere in cantiere poche e fondamentali azioni che restituiscano a Pontedera un vantaggio competitivo sul territorio e quindi rendano più conveniente per le aziende investire e operare qui piuttosto che farlo altrove.

2.1.1 INTERPORTO

LA SITUAZIONE OGGI

La logistica a Pontedera è un settore fondamentale, ma non disponiamo di infrastrutture che ci distinguano rispetto a territori vicini a noi. In particolare non disponiamo di una centro intermodale, che permetta lo scambio rotaia-gomma. In passato molti imprenditori hanno chiesto di realizzare questa opera strategica, ma non sono mai stati ascoltati.

La proposta

Realizzare un centro di scambio merci intermodale (interporto) nella zona industriale di Pontedera che dia al nostro polo logistico un vantaggio competitivo non replicabile dai territori circostanti.

2.1.2 RIQUALIFICAZIONE DELLA ZONA INDUSTRIALE

LA SITUAZIONE OGGI

Immaginate di essere un trasportatore che passa ogni giorno per decine di volte da strade dissestate e svincoli troppo stretti per il camion, oppure un operaio che lavora in uno stabilimento circondato da un ambiente fatiscente e privo di servizi! è evidente che vorreste svolgere il vostro lavoro altrove. Questo è quello che succede a Pontedera perchè, pur essendo una città fortemente dipendente dal comparto industriale, la zona industriale è stata abbandonata senza interventi di riqualificazione e ammodernamento.

Le tendenze attuali indicano che per essere competitivi oggi si deve gradualmente abbandonare la visione industriale novecentesca e armonizzare la produzione e le sue infrastrutture all’ambiente. Gli esempi più innovativi sviluppati a livello internazionale prevedono poli produttivi esteticamente e ecologicamente poco impattanti e capaci di saltare la socialità e la qualità di vita di chi li frequenta. 

Al contrario il polo industriale di Pontedera è stato sviluppato per decenni secondo la logica della “colata di cemento” e rischia di pagare queste scelte in futuro.

proposta #1

Restituire condizioni di decoro e funzionalità al luogo dove migliaia di pontederesi ogni giorno svolgono il proprio lavoro è innanzitutto una battaglia di civiltà e di cura del benessere collettivo.

La zona industriale sarà oggetto nei primi 36 mesi di mandato amministrativo di:

  • completo rifacimento dei manti stradali;
  • sviluppo della accessibilità alternativa attraverso la predisposizione di piste ciclabili provenienti dai principali centri abitati del comune;
  • predisposizione stalli di ricarica per mezzi leggeri ad alimentazione elettrica.
  • rifacimenti dei decori urbani;
  • piantumazione di verde per la lotta alle isole di calore.

proposta #2

Portare in zona industriale un servizio di asilo nido che permetta ai lavoratori una gestione più agevole dei bambini. In particolare il servizio nido dovrà essere modellato sugli orari di ingresso dei turni e prevedere quindi un’apertura anticipata rispetto a quella canonica delle 8/8:30

proposta #3

Avviare un grande piano di adeguamento estetico e rinaturalizzazione della zona industriale, attraverso la piantumazione di aree verdi, lo sviluppo di corridoi ecologici capaci di ospitare una ampia varietà di vita e di mitigare l’impatto visivo dei capannoni.

Questa azione, che potrebbe sembrare eccessivamente impalpabile per alcuni in realtà in futuro potrebbe rivelarsi la scommessa più vincente che si sia deciso di giocare in questi anni.

2.2 COMMERCIO

Pontedera è stata per decenni il riferimento commerciale dell’intera provincia di Pisa e di ampie porzioni di altre province limitrofe. Oggi questo primato è perduto e la città dovrà essere capace di ricostruire una nuova collocazione commerciale. Negli anni in cui Pontedera restava ferma e perdeva il suo primato, altri centri, anche minori, come ad esempio Bientina, sono stati capaci nel frattempo di affermarsi e sviluppare il proprio commercio e la propria attrattività.

Riguardo al rilancio del commercio è bene sottolineare che il comune non deve sostituirsi all’impresa privata, ma deve predisporre tutti quegli elementi di contesto che le permettano di prosperare e rimuovere tutti quegli ostacoli, in special modo quelli di natura burocratica, che al contrario la danneggiano.

Il commercio per prosperare ha bisogno che la città sia capace di attrarre importanti flussi di visite. La crisi del commercio pontederese degli ultimi anni non è ascrivibile soltanto agli errori commessi dall’amministrazione nel rapporto con le imprese, ma in generale il calo dell’attrattività cittadina ha avuto un ruolo nel disastro ( visitatori del PALP in caduta libera, utenti biblioteca ridotti a un terzo di quelli di pochi anni fa, mancanza di una animazione ragionata che attragga persone in centro).

2.2.1 ANIMAZIONE CONTINUATIVA VS MODELLO DELLE MEGA FESTE

LA SITUAZIONE OGGI

In questi anni l’animazione cittadina è consistita in una serie di feste ed eventi molto costosi e disseminati nel calendario senza una programmazione generale che li unisse e fosse capace di caratterizzare in qualche modo l’offerta di intrattenimento cittadino.

Il problema dei grandi eventi è che sono molto onerosi per le casse cittadine, che “stressano” il tessuto urbano perché richiedono modifiche alla viabilità e chiusure di spazi pubblici e che poi, una volta finiti, non lasciano alcun valore sul territorio.

La proposta

La mia idea è quella di sviluppare un’animazione continuativa del centro, prevedendo eventi musicali, culturali e di intrattenimento per bambini durante tutto l’anno, da sviluppare secondo formule che permettano contestualmente lo svolgimento della vita cittadina e senza ricercare ogni volta un’inutile sensazionalismo (che poi spesso nemmeno arriva).

Per sviluppare il programma di animazione continuativa sarà importante sviluppare un coordinamento continuativo e strategico con i commercianti e le loro associazioni di rappresentanza, in maniera tale da costruire un’offerta partecipata e garantire il massimo supporto possibile.

2.2.2 RIDUZIONE TARI

LA SITUAZIONE OGGI

La proposta

2.2.3 L’UOVO DI COLOMBO : UN PERCORSO PEDONALE DAL MUSEO PIAGGIO AL CENTRO

LA SITUAZIONE OGGI

Il Museo Piaggio è la maggiore attrazione turistica di Pontedera e si trova a 270m da piazza del Duomo! Il problema è che i turisti credono di trovarsi in una zona industriale lontana da un centro cittadino che offra negozi, ristoranti e attività culturali e quindi, una volta terminata la visita al museo, se ne vanno altrove.

La proposta

L’idea, già sperimentata con successo in contesti analoghi e tanto semplice da risultare incredibile che non sia ancora stata messa in pratica, è quella di costruire un percorso pedonale colorato che guidi le persone in centro e che sia dotato di pannelli e indicazioni che permettano di capire che a brevissima distanza esiste un centro da visitare e dove fermarsi a fare shopping o consumare un pasto.

2.2.4 TAVOLO DI DIALOGO CON ASSOCIAZIONI E CORPI INTERMEDI

LA SITUAZIONE OGGI

Se togliamo il commercio e l’animazione culturale una città diventa un dormitorio e non dispone più di anticorpi fondamentali per contrastare degrado e illegalità.

Per questo motivo chi lavora nel commercio cittadino o opera in contesti culturali e sociali non deve “subire” le scelte calate dall’alto dall’amministrazione comunale, ma deve invece essere coinvolto, come parte attiva, in tutti quei processi decisionali che possono avere un impatto sulla sua attività.

La proposta

Istituire un tavolo di dialogo permanente a cui partecipi l’amministrazione comunale, le associazioni di rappresentanza del commercio e i rappresentanti del mondo associativo locale. Lo scopo sarà quello di co-progettare l’animazione cittadina, le scelte che riguardano il tessuto sociale e le iniziative culturali e relazionali organizzate dal Comune.

2.2.5 GESTIONE RAGIONATA DEI PARCHEGGI

LA SITUAZIONE OGGI

Se continueremo a vedere i parcheggi come un bancomat per il Comune finiremo col rendere la città sempre meno accogliente, danneggiando il commercio e la vita culturale.

La proposta

Dobbiamo operare un “alleggerimento” ragionato delle tariffe di sosta:

  • sosta di cortesia fino a 30 min.in tutti gli stalli blu del comune;
  • riduzione del 50% delle tariffe ogni sabato pomeriggio negli stalli blu del Comune compresi nell’area delimitata da ferrovia, fiume Era e Fiume Arno;
  • in aggiunta al punto precedente, relativamente al periodo natalizio e dei successivi saldi: prime 3 ore di sosta gratuite il sabato pomeriggio.

2.2.6 MERCATO COPERTO IN ZONA STAZIONE

LA SITUAZIONE OGGI

Finalmente nei prossimi anni verrà spostato il terminal bus di fronte alla stazione e verrà liberato uno spazio strategico nel cuore di Pontedera. Si tratta di un’occasione storica per riqualificare il quartiere e l’intero tessuto urbano. Ad oggi l’amministrazione comunale ha avanzato soltanto ipotesi banali e grigie: nuovi parcheggi e strutture pubbliche.

Credo che invece una scelta audace e innovativa potrebbe portare sviluppo e salvarci dall’ennesimo progetto mediocre.

La proposta

Costruiamo un mercato coperto al posto del terminal bus, circondato da verde e capace di attrarre flussi di visita eterogenei; la struttura dovrà essere pensata nel seguente modo:

  • uno spazio dedicato alla vendita di alimentari al dettaglio;
  • uno spazio dedicato alla ristorazione tipica, un punto di contatto con l’intera offerta gastronomica della Valdera, un punto di riferimento sul territorio che possa attrarre flussi turistici e visitatori dalle città vicine;
  • spazio polifunzionale dove organizzare mostre, incontri ed eventi, capace di attrarre utenti da altri comuni.

2.3 INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA

LA SITUAZIONE OGGI

Uno dei motivi della decadenza di Pontedera è stato il rifiuto dell’innovazione portato avanti dalle ultime amministrazioni comunali; ancora oggi la macchina amministrativa non sfrutta i vantaggi derivanti dalla digitalizzazione e si boicottano forme organizzative innovative.

proposta #1

Mettere in cantiere un grande piano di digitalizzazione dei servizi e dei processi amministrativi del comune. Se oggi i professionisti che si devono interfacciare con la macchina comunale si trovano in difficoltà, entro i prossimi 5 anni dobbiamo diventare il comune più avanzato della provincia di Pisa.

proposta #2

Utilizzare lo strumento della comunità energetica per l’efficientamento energetico delle frazioni.

proposta #3

In questi anni Pontedera ha sistematicamente perso tutte le occasioni di finanziamento da parte di Regione, Stato e Unione Europea. Il problema sta nel non aver sviluppato progetti in anticipo: quando gli enti sovraordinati presentano un bando per chiedere un finanziamento è necessario che i comuni dispongano di progetti già pronti per poter fare domanda con successo. Subito nei primi 12 mesi di amministrazione dovremo dare impulso alla stesura di progetti di diverse dimensioni e diversi ambiti tematici che prevedano interventi su tutto il territorio comunale, in maniera tale che quando si presenteranno le prossime opportunità di finanziamento ci faremo trovare pronti.